LA TORRE DEL VENTO, di Ferrari Casimiro

LA TORRE DEL VENTO, di Ferrari Casimiro
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Descrizione

Il febbraio del 1974 è la data del coronamento del sogno di un uomo, Casimiro Ferrari, che ha dato la propria vita per una delle terre più estreme del mondo: la Patagonia. Il suo sogno era dei più audaci: vincere la parete Ovest del Cerro Torre. Su quella montagna si erano infranti svariati tentativi, uno dei quali coinvolse anche una delle cordate più in voga del momento: Walter Bonatti e Carlo Mauri. Dopo un primo assaggio nel 1970, un gruppo di alpinisti dei Ragni di Lecco, per niente scoraggiati dalla precedente ritirata, tornarono nell’affascinante pampa patagonica per ritentare la salita al Grido di Pietra. Ma il Cerro Torre non è una montagna semplice, soprattutto la sua parete Ovest: corazzata da un manto di ghiaccio instabile e vuoto che costituirebbe l’incubo per ogni arrampicatore. Un ghiaccio inconsistente, quello del Torre, che nel 1975 obbligò il gruppo lecchese ad un’audace ascensione che portò alla realizzazione di una delle più grandi imprese dell’alpinismo Italiano nel XX Secolo! Casimiro Ferrari, per la prima volta nominato capo-spedizione, fu costantemente in testa alla cordata di punta (dividendo il comando solo con l’amico Mario Conti). La sua innata capacità di prendere decisioni, la perseveranza e lo spirito di gruppo sono stati gli elementi essenziali per la buona riuscita dell’impresa.

Nel testo sono contenuti i contributi letterari di Ermanno Salvaterra, della figlia Laura Ferrari e del compagno di ascensione Mario Conti. Il libro termina con i racconti delle ripetizioni dello spagnolo Simon Elias, che realizzò la terza ripetizione alla via e dell’italiano Matteo Bernasconi, il primo componente dei Ragni di Lecco ad aver percorso la via del 1975 fino ad oggi. Spirito di sacrificio, amicizia, audacia, perseveranza... caratteristiche che hanno contrassegnato la spedizione del 1974 e che, unito all’obiettivo raggiunto di una prima ascensione ad una delle più emblematiche cime della Terra, l’hanno promossa senza indugi nella lista delle migliori conquiste alpinistiche di sempre a livello internazionale. Ferrari è sempre stato lontano dalle polemiche operate da giornalisti ed esperti alpinisti dell’epoca, che conferivano alla spedizione del 1974 la prima salita effettiva alla montagna. Per Casimiro il “caso Cerro Torre” terminò quando posò i piedi sulla cima, il resto lo lasciò ad altri. E così è stato anche per i suoi compagni di spedizione.

Del resto le sue parole riguardo alla salita di Cesare Maestri parlano chiaro: “... Per quanto mi riguarda, come ho detto a un giornalista della Gazzetta dello Sport che mi ha intervistato dopo il nostro successo, ritengo che entrare in queste polemiche non sia nello spirito dell’alpinista: mettere in dubbio ciò che uno dichiara è mettere in dubbio tutta la storia dell’alpinismo”.